Esiste una differenza tangibile, all’apparenza non troppo significativa, ma rilevante sul piano funzionale, che in larga percentuale segna la diversità fra un’appartamento d’epoca e uno contemporaneo o recente: più ancora di finiture, materiali, finisce col rilevarsi… la dimensione della stanza da bagno.

In assenza di modifiche significative alla planimetria dell’abitazione, infatti, in una casa dei primi decenni del ‘900, a parità di metratura con una moderna, la stanza da bagno è quasi sempre piuttosto piccola, e di forma non felicissima, ad esempio stretta e lunga. Non di rado, anche l’esposizione non è il massimo, dato che le stanze di rappresentanza godevano della luce migliore, mentre i servizi affacciavano sul retro, oppure su un cavedio.

Certo, rimaneggiare lo sfruttamento dei metri quadri o, addirittura, ridestinare all’uso di salle de bain una camera in più, risolve la questione alla radice. Ma che fare, se non si possono o non si vogliono compiere operazioni di tal genere?
Tanto per cominciare,  e non solo quando la stanza è piccola, rallegriamoci che vada scomparendo l’equazione bagno uguale piastrelle. Senza dubbio, i materiali scelti dovranno tener conto della presenza di acqua e vapore, unire robustezza e affidabilità: un pavimento sicuro, non scivoloso, è fondamentale, così come un box doccia di qualità, o una vasca ben strutturata.
Il lavabo a sospensione, o collocato su una mensola, sfoggia una certa moderna eleganza, o, in alternativa, un effetto a metà fra il romantico e il campagnolo, con un ingombro, anche ottico, minimo, che non appesantirà l’ambiente.

Le tende saranno lievi, ma strutturate: niente “tendine” tristi e sorpassate, piuttosto modelli a pacchetto o a mongolfiera, o ancora veneziane.
Toni e sfumature non divoreranno la luce, e susciteranno sensazioni fresche e rilassanti. Saranno, quindi, quelli di amene profondità e abissi affascinanti, colori del mare, o del lago…perfino di uno stagno o di un benefico acquazzone estivo: verdi, azzurri, gradazioni non asettiche di grigio e di bianco. Da evitare, al contrario, ogni presenza troppo “hot”, come i complementi di colore rosso o arancio. Le finiture migliori sono quelle brillanti, senza arrivare ad eccedere con quelle riflettenti.

I sanitari, generalmente posti al fondo,  troveranno ideale sistemazione se celati da un basso muretto, o da un mobile contenitore discreto: entrambi gli elementi serviranno anche a spezzare la lunga linea a corridoio, favorendo un impatto visivo più proporzionato.
Il tocco finale per rendere speciale e stiloso un bagno troppo piccolo, potrebbe essere un complemento…troppo grosso: uno specchio enorme, o un lampadario vintage, o un quadro; presenze ironiche ed eleganti, per trasformare il classico “bugigattolo” in spazio pratico e divertente.

http://www.arredare.meka.it/2014/12/04/piccolo-grande-bagno/